concerto – ANCHE IO – VareseNews in festa http://ancheio.varesenews.it Fri, 18 Aug 2017 10:01:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.16 Monaci del Surf e Ruggero dei Timidi in concerto ad Anche io http://ancheio.varesenews.it/2016/09/01/monaci-del-surf-e-ruggero-dei-timidi-in-concerto-ad-anche-io/ Thu, 01 Sep 2016 15:58:48 +0000 http://ancheio.varesenews.it/?p=1078 Monaci nuova 2016Monaci del Surf e Ruggero dei Timidi. Segnatevi gli appuntamenti in agenda: 9 e 10 settembre all’Area Feste delle Schianta in occasione di Anche Io, la festa di VareseNews. Due appuntamenti, gratuiti, per ascoltare buona musica e divertirsi.

Il primo appuntamento è quello con i Monaci del Surf, la band di Torino farà capolino alla festa con i grandi successi rivisitati in chiave power surf, il marchio di fabbrica dei Monaci. Nirvana, Offspring, Madness, Depeche Mode, questo è quello che si potrà ascoltare alla festa ma anche Donatella Rettore e Nicola di Bari.

In pochi anni i Monaci del Surf hanno girato più volte l’Italia (isole comprese), hanno suonato in molti festival importanti, hanno cambiato decine di maschere, sudato centinaia di abiti monacali e hanno fatto ballare e divertire migliaia di persone. Ora i 4 misteriosi musicisti arrivano alla festa di VareseNews, più carichi che mai. Segnatevi la data.

Ad aprire il concerto sarà B-Man, giovane rapper gallaratese che ha partecipato a Va Sul Palco, concorso per band emergenti. In quell’occasione ha vinto la menzione speciale di VareseNews e sarà tra i protagonisti della festa con la sua crew.

Ruggero dei TimidiLa sera dopo, sabato 10 settembre, l’appuntamento è con Ruggero dei Timidi. Crooner strambo, parodia del cantante beat, un incrocio improbabile tra Elio (quello delle storie tese) e Mal dei Primitives, un mix surreale tra gli Smiths e gli Squallor, tra Christian, i Santo California, i Dik Dik, Le Orme e Raffaella Carrà, Ruggero de I Timidi è il figlio illegittimo di una relazione tra un’orchestra di fine anni ‘50 ed il grande Freak Antoni: insomma, un neomelodico colto (in fallo), con la vocazione al demenziale raffinato. Ruggero è un mix perfetto tra modernità e sano vintage: è il cantante da night che mancava in questi anni. Sul palco di Anche Io porterà i suoi più grandi successi. Da non perdere.

I concerti sono ad ingresso gratuito e si terranno anche in caso di pioggia.

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Dal Rototom al palco di Anche Io, la serata è con il reggae di Gamba The Lenk http://ancheio.varesenews.it/2015/08/26/dal-rototom-al-palco-di-anche-io-la-serata-e-con-il-reggae-di-gamba-the-lenk/ Wed, 26 Aug 2015 10:43:43 +0000 http://ancheio.varesenews.it/?p=993 gambathelenkSarà sul palco di Anche Io sabato 28 agosto. Gamba The Lenk, dopo l’esperienza al Rototom Sunsplash torna in provincia per una serata dove porterà tutti i suoi “cavalli di battaglia”. Divertente e mai banale, Viviano Pulvirenti, così come c’è scritto sulla sua carta d’identità, ha conquistato tutta Italia con il suo sound e la sua capacità di intrattenimento. Alla festa di VareseNews porterà uno show “frizzantino” come lui stesso lo definisce per una serata tutta da ballere. Il resto ce lo siamo fatti raccontare da lui in questa intervista.  Il concerto avrà inizio alle 21,30 puntuali è ad ingresso libero. Dopo Gamba The Lenk, suoneranno i The Black Beat Movement. 
 Siete di ritorno dal Rototom Sunsplash, come è andata?
«Il Rototom é andato alla grande, un’esperienza che mi rimarrà impressa e che mi fa riflettere e prendere spunto su nuovi obiettivi. Le prime file di italiani che mi conoscevano già hanno reso tutto più semplice, sono riuscito a mettere in atto tutti i miei trucchetti da entertainer, nonostante il mio inglese “maccheronico” e il mio “itaniolo” e portare dalla nostra anche il pubblico internazionale che ha capito volentieri il messaggio universale della musica».

Come nasce il tuo nome d’arte?
«Il nome Gamba the Lenk proviene dal nome del vecchio treno a vapore di MIlano il “Gamba de legn”, unito a Lenk che era il la mi firma negli anni ’90 quando mi dilettavo a disegnare sui muri. Questo soprannome mi è stato dato e non mi dispiace se mi chiamano Gamba»

Hai scelto di fondare la Greezzly Production, perchè questa scelta? Ti permette di fare scelte in modo più libero?
«Greezzly Production è un’etichetta indipendente fondata principalmente da Francesco Salteri in arte Catchy mio fidatissimo socio e amico con il quale è iniziata, circa 11 anni fa, questa splendida avventura musicale. Catchy produce basi su cui io canto o, a volte, io scrivo della musica e lui la rende concreta con quei mille pulsantini che solo lui sa come fa a starci dietro. Io e Catchy abbiamo scelto di produrre musica indipendente in maniera coraggiosa, senza mai fermarci di fronte alle barriere burocratiche, e non. Sono tante le difficoltà che si presentano al giorno d’oggi a chi ha avuto la “malaugurata” idea di lavorare con la musica o con l’arte in genere. Lavorare con un’etichetta indipendente mi permette di essere più libero, ma il carico di lavoro e l’onerosità della produzione musicale sono tutti sulle spalle mie e di Greezzly Production, ovvero due persone. L’obiettivo è crescere a tal punto da riuscire a mettere insieme un’organizzazione sempre più solida e aperta e portare le nostre produzioni alle orecchie di un pubblico sempre più vasto».

I tuoi testi sono ironici e divertenti ma in realtà nascondono tematiche importanti e attuali. Come nascono?
«I miei testi nascono in vari modi, alcuni ascoltando una base musicale già esistente, altri direttamente da testi scritti e arrangiati, altri ancora si finalizzano in poche ore a differenza di quei pezzi che ci metti due anni a partorire; in generale hanno tutti, di base, la voglia di dare alle persone un’immagine mentale tramite il testo e l’atmosfera della musica, fare ragionare le persone non per slogan, ma per collegamenti mentali.Visto che la protesta al giorno d’oggi non è più di moda, ma a mio avviso serve, ho dovuto trovare nuovi metodi per parlare alle persone».

Sei cresciuto alla Barona, quanto questo influenza la tua musica e quello che scrivi?
«Alla Barona c’ho passato l’infanzia e si sa l’infanzia forgia le persone. Di sicuro mi ha lasciato un bagaglio di conoscenza umano molto forte che, mescolato a tutte le mie esperienze successive, mi ha reso la persona che sono oggi. Siccome metto molto di me stesso e della mia capacità di analizzare quello che mi circonda nei miei testi, credo che si, il luogo della mia infanzia può aver condizionato il mio lavoro musicale».

Stai girando molto l’Italia con il tuo tour, come puoi raccontare il Paese che vedi? Ci sono più lati positivi o negativi?
«Ormai da circa dodici anni giro in lungo e in largo per l’Italia e non solo. Devo dire che è molto interessante scoprire come di base, tutti abbiano le stesse problematiche, ma con dei cambiamenti particolari tra paese e paese; magari trovi un paesino con un sindaco decente, che ha stanziato dei fondi per associazioni culturali e luoghi di aggregazione e intrattenimento per esempio, e allora c’è movimento e ricchezza culturale. Nel paesino accanto il sindaco è uno di quelli retrogradi e maldisposti nei confronti di “ragazzi con treccine”, feste dopo la mezzanotte etc. e allora in quel paesino non c’è musica, ma solo vecchietti seduti su una sedia a guardarti storto quando passi. In generale, credo sia importante sottolineare che in Italia, ci sono dei posti che grazie all’impegno di ragazzi appassionati di musica, radio indipendenti, associazioni, lidi, dj’s e promoters, vantano un’attività molto energica. Extramusicalmente parlando credo che l’Italia sia un paese burattino dei poteri forti mondiali, un paese pieno di ottime idee ma, scarso di persone disposte a rischiare il tutto per tutto per cambiare radicalmente. La politica è fatta da persone dette di sinistra o di destra, ma che all’atto pratico fanno gli interessi delle banche internazionali, delle multinazionali e di quei pochi uomini più ricchi, spesso, di un’intero continente che tengono tutti per le “palle”, scusate il termine. Spero per l’Italia in una svolta popolare non strumentalizzata dai media, una dolce rivoluzione culturale e sociale. Ma, la vedo dura»

Cosa pensi della situazione musicale in Italia oggi?
«E’ una domanda un po’ troppo generale per poter rispondere, posso parlarti della musica indipendente o della musica di strada, posso parlarti di prodotti musicali commerciali o di reggae music. Posso dirti che ormai le multinazionali della musica e dell’intrattenimento sono le uniche che possono farti arrivare alle orecchie di tutti e che i palinsesti delle maggiori radio e televisioni sono saturi di prodotti che escono dai talent show e personaggi creati a tavolino da abili topi da biblioteca. Io ed altri “combattiamo” con questo. Facciamo musica indipendente e non riusciamo spesso a trovare le finanze per portare a termine i nostri lavori, ciò nonostante produciamo musica in continuazione e creiamo cultura e aggregazione facendo divertire le persone in maniera sana. Se un giorno dovesse arrivare un produttore a propormi un contratto lo valuterei di certo, ma non transigerei sui temi delle mie canzoni e su altri tipi di scelte personali»

Cosa ascolta Gamba The Lenk? Ci sono artisti che ti hanno particolarmente influenzato?
«Ascolto un po’ di tutto quando sono a casa, molto reggae (dagli albori ai giorni nostri), soul, funky, musica italiana, bossa nova, jazz e musica popolare. Ogni artista mi lascia qualcosa e non saprei dirvi un’artista in particolare. Posso dirvi qualche mio collega artista italiano che ammiro in particolare, Treble aka lu professure, dj War (fondatori dei sud sound system), Brusco come miglior intrattenitore e performer»

L’ultimo libro letto? Un libro che consiglieresti di leggere?
«Ultimamente mi sono letto un romanzo sugli egizi e mi piace leggere libri di teatro, biografie di artisti (vi consiglio il libro sulla vita di James Brown) e …si lo ammetto sto aspettando l’uscita dell’ultimo libro del Trono di Spade»

Cosa ci dobbiamo aspettare dal live che porterai alla festa di VareseNews?
«Ultimamente le produzioni mie e di Catchy vengono arrangiate dalla mia nuova Backing Band “The Seniors” coi quali ho vinto le selezioni lombarde di Arezzo Wave 2015 e sono da poco stato a suonare al Rototom Sunsplash 2015. Preparatevi a ballare e cantare insieme a me tutti i miei cavalli di battaglia e a sentire uno show coinvolgente e oserei dire ….frizzantino..ehehehe! Ci vediamo alla Festa di Varese News!»

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I Nuju in concerto ad Anche io: “Entrate nel nostro circo musicale” http://ancheio.varesenews.it/2015/08/24/i-nuju-in-concerto-ad-anche-io-entrate-nel-nostro-circo-musicale/ Mon, 24 Aug 2015 13:42:18 +0000 http://ancheio.varesenews.it/?p=983 Saranno i Nuju ad aprire le serate musicali dell’undicesima edizione di Anche Io, la festa di VareseNews in programma il 28, 29 e 30 agosto all’Area Feste della Schiranna (Via Vigevano).

La formazione nata a Bologna ma di origini calabresi, torna in provincia di Varese per una data del suo “Urban Box Tour”: un live definito da loro stessi “un putiferio energy/dance”, in cui scoprire l’anima folle del gruppo.

Reduci del palcoscenico di Manu Chao, dove hanno aperto il concerto, i Nuju stanno portando la loro musica in tutta Italia e la tappa ad Anche Io sarà una nuova occasione per sentire dal vivo pezzi come “Disegnerò”, “Zingara”, “Voci di Marinai” fino ai brani dell’ultimo disco. Sul palco Fabrizio Cariati voce, synth, chitarra, Marco Ambrosi chitarre e cori, Giuseppe Licciardi basso e cori, Stefano Stalteri batteria e cori, Roberto Simina percussioni, synth e cori. La serata è ad ingresso libero e si terrà anche in caso di pioggia, sotto il tendone coperto. Dalle 21,30. Il giorno dopo, sabato 29, concerto di Gamba The Lenk e dei The Black Beat Movement. 

Iniziamo dalle ultime novità: come è stato suonare sul palcoscenico di Manu Chao?
«E’ stata una gran bella esperienza condividere lo stesso palco con un ‘artista internazionale di questo livello. La cosa bella è stato anche farlo nella nostra terra d’origine, la Calabria, insieme ad altri cinque artisti calabri (Federico Cimini, Marvanza, Musicanti del Vento, VillaZuk e Spasulati); viviamo a Bologna da tanti anni ma sicuramente ci sentiamo degli artisti calabresi e cerchiamo di portare le cose buone della nostra terra in tutta Italia. Un’altra bellissima sensazione è stato suonare di fronte a diecimila persone che reagivano alla nostra musica, le prime file cantavano le canzoni e l’energia che arrivava dal pubblico è stata grandiosa. Abbiamo suonato anche di fronte a pubblici più vasti (150000 persone prima di Ligabue a Campovolo), ma questa è stata la prima volta che abbiamo sentito il pubblico anche “nostro”».

Vi siete incontrati a Bologna ma siete calabresi, come nasce il gruppo?
«Tutti noi suonavamo in altri progetti più o meno importanti per la scena musicale cittadina e ci conoscevamo già sia per motivi di provenienza che di esperienze condivise. Alla soglia dei trent’anni, quando abbiamo deciso di fare sul serio con la musica, ci siamo scelti e abbiamo creato i Nuju, il nostro progetto della maturità con il quale speriamo di arrivare alla pensione…»

Cosa significa Nuju?
«Nuju significa Nessuno nel dialetto calabrese del basso tirreno. Abbiamo scelto di chiamarci con questo nome prima di tutto per il rimando ad Ulisse e a tutti i viaggiatori che abbandonano il luogo d’origine ma si sentono sempre legati alla propria terra, viaggiatori che cercano sempre nuove esperienze senza mai dimenticare le origini. Inoltre c’è un rimando al concetto pirandelliano di individualità e collettività, noi come Vitaliano di “Uno, Nessuno, Centomila” rappresentiamo con il nostro progetto l’unità e la molteplicità dell’uomo alla ricerca di se stesso e della realizzazione nella società. Infine Nessuno perché il nostro suono e le nostre canzoni non vogliono seguire un’unica strada ma tante vie sonore all’interno del contenitore della “popular music”».

Siete parte del progetto Musica contro le Mafie, ce lo raccontate?
«Il progetto Musica contro le Mafie è nato ormai sei anni fa con una conferenza su questo tema, diventando poi un contest e ancora, grazie soprattutto al lavoro della nostra etichetta MK Records, un libro-cd, un dvd e un’associazione. Tutto questo per sensibilizzare i ragazzi sul tema della legalità grazie alle testimonianze di musicisti di ogni tipo e genere, infatti spesso sono stati fatti incontri nelle scuole, luogo che riteniamo più idoneo per parlare di questi temi».

State girando tutta Italia con il vostro tour da diverso tempo, come ci potete raccontare il Paese che vedete oggi?
«Nell’ultimo tour ci siamo resi conto che molte cose sono cambiate nell’Italia che giriamo. Possiamo dirvi che dal punto di vista musicale la gente ha sicuramente meno soldi e quindi fa più fatica ad uscire per andare a vedere i concerti e bere una birra, dunque si fa molta più selezione e quando si fa troppa selezione si scelgono le strade sicure. Un po’ questo vale per tutti gli ambienti. Ma sopratutto l’Italia di oggi è un’Italia superficiale, sempre più attaccata alla comunicazione smart che lascia tutto sospeso in una nuvola e i concetti profondi che hanno bisogno di essere approfonditi vanno nel dimenticatoio. La persone per noi sono animali sociali e non animali “social”, hanno bisogno di stare insieme, vedersi e toccarsi, anche per questo noi insistiamo a salire sul furgone e andare a fare concerti in tutta Italia, malgrado alcune volte le spese siano eccessive, perché c’è bisogno incontrarsi.

Leggendo i vostri testi si scorge una forte ricercatezza. Quanto la letteratura è importante e fonte d’ispirazione per la vostra musica?
«La letteratura è sempre una base importante da cui partire per scrivere i testi, insieme a tutto ciò che riguarda la vita vissuta e le cose ci accadono. Il nostro primo brano, “Voci di marinai”, è nato proprio grazie allo scambio di un libro, “Marinai Perduti” di Izzo. Spesso nelle nostre canzoni qualcuno trova rimandi anche ad altri scrittori, a Pavese, a Calvino e, anche se non ci sono riferimenti diretti, in effetti ogni tanto discutiamo tra noi su alcuni temi che poi ricadono nelle canzoni. In ogni caso è sicuramente più forte l’influenza di ciò che vediamo ogni giorno intorno a noi e che poi decliniamo insieme a tutte le nostre influenze».

L’ultimo disco, Urban Box, sembra arrivare dopo un percorso di tre tappe (anche le copertine raccontano una storia). Come è nato questo ultimo disco? Rappresenta l’inizio di un nuovo percorso?
«Questo disco per noi è come se fosse il secondo vero album, perché i primi tre rappresentavano una trilogia dedicata alla nostra generazione, raccontata attraverso precarietà (“Nuju”), frenesia (“Atto Secondo”) e indignazione (“3° (mondo)”), ed in soli tre anni, un disco all’anno. Per Urban Box ci siamo presi più tempo e abbiamo realizzato un disco rivolto più verso l’interno che verso l’esterno, un disco più introspettivo, che a livello sonoro è stato anche influenzato dal fatto che fosse uscito dalla band il nostro fisarmonicista e dall’utilizzo di sonorità più elettrico/elettroniche. In realtà non è l’inizio di un nuovo percorso ma un’evoluzione che ancora non sappiamo dove porterà ma che siamo certi vedrà percorrere sempre nuove strade».

Ci sono dei cantautori particolari che hanno influenzato la nascita della vostra musica?
«Quando è nato il progetto non abbiamo voluto indicare nessun tipo di musica o di artista come ispirazione, l’unico nome che venne fuori era quello di Rino Gaetano, per la sua capacità di uscire fuori dagli schemi e per la sua ironia. Ancora oggi noi crediamo che è l’unico artista che può essere volutamente associato alla nostra musica, con tutte le differenze relative alle epoche diverse».

Anticipateci quello che potremmo vedere sul palco della festa di VareseNew?
«L’Urban Box tour è incentrato nella prima parte sui brani nuovi, poi si passa a una parte centrale più rock e alla fine succede il putiferio energy/dance, in cui tutto il pubblico deve lasciarsi trascinare nelle nostre follie sonore e nel nostro circo musicale. Provare per credere…».

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Nuju, Gamba The Lenk e The Black Beat Movement in concerto ad “Anche io” http://ancheio.varesenews.it/2015/07/28/nuju-gamba-the-lenk-e-the-black-beat-movement-in-concerto-ad-anche-io/ Tue, 28 Jul 2015 10:42:11 +0000 http://ancheio.varesenews.it/?p=895 Due serate di musica e una di spettacolo per Anche Io. La festa di VareseNews torna il 28, 29 e 30 agosto all’Area Feste delle Schiranna (al coperto) per tre appuntamenti ad ingresso libero dove la parola d’ordine sarà “divertimento”.

nujuAd aprire ufficialmente le serate di VareseNews saranno i Nuju, band emiliana che farà tappa alla Schiranna per una data del suo “Urban Box Tour”. Sul palco i brani dell’ultimo album ma sopratutto un grande live, da vivere e ballare. Scelti tra le band che hanno aperto il concerto di Manu Chao in provincia di Cosenza a luglio, il gruppo si è sempre distinto per la volontà di unire la vena autorale-folk con quella pop rock (e non solo) della musica italiana, creando un genere urbano e meticcio che verrà definito “Urban-Rock-Folk”. I Nuju si definiscono Comico Drammatici come i film di Monicelli, Totò e Chaplin. In questi anni hanno girato i palcoscenici di tutta Italia, in lungo e in largo, hanno vinto premi e raccolto consensi. In provincia di Varese tornano con il progetto “Urban Box”, il loro quarto album, senza dimenticare brani come “Disegnerò” o “La Rapina” che li ha resi famosi. Sul palco Fabrizio Cariati: voce, synth; Marco Ambrosi: chitarre; Giuseppe Licciardi: basso; Roberto Simina: percussioni, armonica, synth ; Stefano Stalteri: batteria.

gambathelenkLa serata dopo l’appuntamento è doppio. Sul palcoscenico si alterneranno Gamba The Lenk e band e i The Black Beat Movement. Il primo salirà sul palco pochi giorno dopo la sua partecipazione al Rototom Sunspalsh 2015. Classe ’82, all’anagrafe è Viviamo Pulvirenti e cresce nel quartiere Barona. Ha conquistato il pubblico grazie al suo approccio verace e intrattenitivo e alle sue liriche dirette e sincere che variano dall’ ironico al concettuale. Si afferma infatti, come uno dei migliori sing j reggae della penisola. Oggi Gamba sta preparando il nuovo disco e gira ancora insieme a Catchy . Lancia il progetto live accompagnato dalla “Seniors Band”, già backing band di Junior Sprea, con la quale vince la finale di Arezzo Wave Lombardia. Non vi rimane che venire al suo concerto e ascoltare la sua musica. Ci sarà da ballare.

Dopo il reggae si passa al nu funk, soul dei The Black Beat Movement, il collettivo nato a Milano nel 2012 dall’unione di musicisti appartenenti a diversi progetti ormai avviati della scena musicale italiana (Vallanzaska, Rezophonic e Rootical Foundation) e nuovi talenti. La band sperimenta diverse sonorità tra cui neo soul, d’n’b, dub, rap e beats funk concentrando la sua ricerca sulle nuove evoluzioni dei ritmi black e dei sound più urbani. Vincitori del contest Sziget Italia 2013 hanno avuto l’occasione di esibirsi per ben due volte in uno dei festival europei più importanti: Sziget Festival (Ungheria).

Per concludere la tre giorni uno spettacolo per tutti. Domenica sera, 30 agosto, ci sarà un grande spettacolo di fuoco, tra acrobazie e giocoleria. L’appuntamento è in programma per le 21.30 e ad esibirsi saranno gli artisti del Phoenix Show con lo spettacolo semi-teatrale “Il più tangibile di tutti i misteri”. Fuoco, salti, acrobazie e giochi accompagnano i protagonisti in un viaggio che li porterà ad affrontare numerosi ostacoli. Lo show è a base di “fire performance” (giocoleria, mangiafuoco,sputafuoco), accompagnata da danza aerea su tessuti e su cerchio.

Ingresso libero e gratuito a tutte le serate. I concerti si terranno anche in caso di pioggia, lo spazio è al coperto.

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Vallanzaska in concerto: “Torniamo con un nuovo show e si balla” http://ancheio.varesenews.it/2014/08/27/666/ Wed, 27 Aug 2014 08:44:01 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=666 Foto Vallanzaska con Ombra e Nomi LowAlla festa di Varesenews, “Anche io”, dal 29 al 31 agosto, il sabato sera è con i Vallanzaska (ingresso libero) . Il gruppo da molti definito il miglior gruppo ska italiano, ha visto crescere questo genere nel bel paese, con un passato di ben 23 anni all’attivo. La band ha rilasciato proprio quest’anno il suo settimo album: Thegenerazione, che mantiene quella vena di derivazione punk rock, ma con le atmosfere e gli arrangiamenti allegri tipici dello ska.
Tuttavia, la band non è mai uguale a sé stessa, ma sperimenta nuovi argomenti e chiavi di lettura, tra i più impegnati come “lettera”, dedicata alla shoah e mai dimenticandosi di far divertire e soprattutto ballare gli ascoltatori, con quella deriva folle e piena di giochi di parole tra l’inglese e l’italiano, che li contraddistingue, come per esempio in “cr(easy)”.
I Vallanzaska, nel corso della loro lunga carriera, si sono addentrati nel genere, sperimentandone le varie sfaccettature e arrivando a poter dire di suonare «lo ska alla vallanzaska». La band vi aspetta nella seconda serata, sabato 30 agosto, a partire dalle 21.30, ingresso gratuito (il concerto si terrà anche in caso di pioggia).
Abbiamo intervistato il cantante Davide Romagnoni, meglio conosciuto come “La Dava”.

Voi avete cominciato con le cover dei Madness e degli Specials, quindi prendete a piene mani dalla scena ska britannica, quali altri gruppi ska vi hanno ispirato? Com’era la scena ska in italia quando avete cominciato nel ’91?
«Come genere ska proprio questi gruppi e il resto della scena britannica. Qualcosa di più veniva forse dagli ex rancid: Operation Ivy. Per i testi ascoltavamo tanta musica milanese da Jannaci, a Cochi e Renato, mettendoci dentro le nostre idee surrealiste. Più che ska, la scena del ’91, era una scena dalla musica alternativa molto forte. Tanto è vero che alcuni locali proponevano serate con gruppi alternativi, dai Fratelli di soledad, ai Casino Royale agli Strike e facevano sempre il pienone. Noi siamo della generazione dopo, ma andare a molti dei concerti di questi gruppi ci ha formati in un certo senso».

All’interno della formazione attuale siete sempre stati tutti amanti sfrenati dello ska o ci sono anche diverse correnti? Band di altri generi a cui siete particolarmente affezionati (ad esempio cover smell like teen spirits in iporn)?
«Noi proponiamo il genere ska, certo, ma credo che oramai si può dire che abbiamo creato un nuovo genere che si chiama “ska alla vallanzaska”. Anche nello stile, non siamo proprio puristi del genere, ci vestiamo come ci pare e ascoltiamo di tutto. Anzi metà dei Vallanzaska è composto da jazzisti. Le cover sono semplicemente delle cose che ci piace affrontare ogni tanto».

A proposito di cover, avete un po’ l’abitudine di inserirne almeno una in ogni lavoro rivisitata in chiave ska. Avete fatto Smell like teen spirits, Vasco e quest’anno Celentano, da cosa deriva questa scelta?
«Il discorso di fare le cover non nasce da un desiderio di farle perfette, meglio dell’originale, ma neanche in chiave ska. Quando facciamo una cover non ci limitiamo a metterla in levare, e quindi in chiave ska, facciamo proprio un arrangiamento completamente diverso che sconvolge l’originale. Per esempio una cover dei Nirvana, non la può fare nessuno, non avrebbe senso, ma ne acquista nel momento in cui la canzone è talmente stravolta da non ricordare l’originale, a parte il testo che lasciamo sempre intatto. “L’emozione non ha voce”, la canta Celentano, ma la musica l’ha scritta Gianni Bella e il testo Mogol. Qui la storia è un po’ diversa dalle altre cover, che rappresentano una sfida, un mettersi in gioco. “L’emozione non ha voce” è il pezzo che faccio da anni per provare la voce durante il sound check, poi col tempo si è deciso di registrarne un pezzo in stile (Vallanza)ska».

Quest’anno sono 23 anni che suonate, e nel vostro ska “piacione” c’è sempre stata un po’ di critica sociale. Il vostro ultimo album, però, risulta un po’ più impegnato, già a partire dal titolo “thegenerazione”, o da singoli come “cr(easy)”, “generazione di fenomeni”, con un ragazzo che si photoshoppa una falsa vita su facebook. Cosa ne pensate della nuova generazione?
«Diciamo, prima di tutto, che è semplicemente un gioco di parole. Poi c’è il messaggio. Generazione di fenomeni, generazione tutti anonimi, degenerazione. Non parliamo di una generazione in particolare, può essere quella dei nati negli anni ’90, ’80 o, come me, nei ’70. Credo che tutti abbiamo un amico che fa il fenomeno, ma la direzione che segue per arrivare a “sentirsi figo”, in realtà, è essere uguale a tutti gli altri. E brutto dare dei giudizi, non vogliamo farlo ma credo che questa tendenza ci sia e la canzone vuole fotografare una tendenza. Nel video, abbiamo usato l’immagine di quello che su facebook si crea una falsa vita, si fa i selfie coi personaggi famosi, ma è solo un’esagerazione per fare un un discorso più generale: è un po’ un “sisisi nonono” dieci anni dopo, insomma».

“Lettera” invece? Da dove viene l’idea di toccare certi temi?
«Quando l’ho proposta ai “Vallanza” mi hanno chiesto “ma come ti è venuto in mente di fare un pezzo sulla shoah?”. Il discorso è lo stesso delle cover: ho pensato che potesse essere una sfida, un esperimento, che esce un po’ da quella vena ironica dello ska. Importante è stato il videoclip: all’inizio si è pensato di fare un video con immagini di repertorio. Ma visto che ci si immagina di parlare di un sopravvissuto ai campi di concentramento, mi è venuto in mente di provare a girare il video a Milano con un ragazzo vestito da deportato. Tutto seguito da un regista. C’è chi non ha apprezzato, ma semplicemente le persone confondono la shoah avvenuta 50 anni fa con l’Israele di adesso. Primo Levi non era israeliano, ma è finito in un campo di concentramento. Nessuno di noi è Ebreo, ma io ho studiato storia, ho studiato a fondo questi eventi e ho voluto parlarne. Mentre il mondo alternativo faceva finta di non vedere questo video, i media più “mainstream” ci hanno pubblicizzato. Gli alternativi a volte sono anche un po’ di mente chiusa, per assurdo».

Torna anche Paperoga in “Hasta siempre Paperoga”. Da dove vi è venuta l’ossessione per questo personaggio e a che figura lo associate?
«Beh per noi Paperoga rappresenta il “loser”, la parte debole della società, ed è un personaggio molto simpatico, che anche da piccolo mi piaceva molto. Rappresenta un po’ il fricchettone di Walt Disney, lo sfortunato contrapposto all’infallibile Gastone. Per questo è un personaggio che salta sempre fuori nei pezzi».

Quali sono i vostri pezzi a cui siete più affezionati, che portate sempre ai vostri concerti? Un’anteprima sulla scaletta per Varesenews?
«Beh, ultimamente io sono molto affezionato a “lettera” perché regala dei momenti un po’ più seri di riflessione ai concerti dei Vallanzaska, dove in genere la gente si diverte. Poi va beh, a parte le “hit”, siamo molto contenti di queste canzoni sul nuovo album, ci stiamo molto divertendo a suonarle. Ora siamo tutti nel periodo d’innamoramento per il nuovo album. Al carroponte, a Milano, dove abbiamo suonato ad agostoabbiamo forse trovato la scaletta perfetta: un mix di circa 8 canzoni del nuovo disco più sedici tra le canzoni precedenti. Spesso portiamo anche ospiti illustri tra i nostri amici, una cosa che ci si può sempre aspettare ad un concerto dei Vallanzaska».

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Va sul palco 2014: torna il concorso per band emergenti (e fa tappa ad Anche io) http://ancheio.varesenews.it/2014/08/19/va-sul-palco-2014-torna-il-concorso-per-band-emergenti-e-fa-tappa-ad-anche-io/ Tue, 19 Aug 2014 08:11:44 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=590 Nuova edizione per “Va sul palco”, il concorso per band emergenti firmato “Notturno Giovani” che riapre i battenti in autunno e ripropone l’opportunità per i giovani musicisti di tutta Italia, di esibirsi sul palco delle Cantine Coopuf, di fronte ad una giuria di esperti del settore musicale.

Un concorso che negli anni è cresciuto sempre di più, raccogliendo intorno a se musicisti emergenti e coinvolgendo direttamente il pubblico dei giovani. Un’opportunità concreta per tutti coloro che sognano di trasformare la musica in un lavoro. Basta pensare a band come Il Triangolo, band del luinese che ora sta girando i palcoscenici d’Italia o aiPlankton Dada Wave, l’originale trio che dal podio del concorso varesino è passato ai palcoscenici delle feste di tutta la provincia. 

Un concorso insomma, che da provinciale è diventato nazionale e che non smette di regalare sorprese. Le iscrizioni sono aperte e per avere maggiori informazioni è possibile contattare lo staff Notturno Giovani (ovvero l’Informagiovani Varese e la coop. Naturart) o incontrarli ad Anche io, la festa di VareseNews che per venerdì 29 agosto ha in programma una serata tutta dedicata ai giovani e alla musica (ci sarà anche la tavola rotonda “Ma come ti conosco?” con band emergenti della provincia, Mr.Grankio e Mr. Pinguino dei Pay e i Plankoton Dada Wave, che dalle 21 saranno in concerto. Ingresso libero e gratuito). Durante la serata infatti, si potranno chiedere informazioni allo stand gonfiabile di NotturnoGiovani e consegnare a mano la domanda di partecipazione al contest musicale. Cosa serve per iscriversi? Ecco qui: 
L’edizione 2014 si terrà a partire dall’autunno, le date sono: nelle serate di sabato 18 ottobre 2014, 25 ottobre 2014, 15 novembre 2014, 29 novembre 2014 e con la serata finale il 20 dicembre 2014. Per partecipare ciascun componente della band deve essere nato tra il 1° gennaio 1979 a il 31 dicembre 1997 e deve avere repertorio originale. I partecipanti dovranno inviare allo staff organizzativo almeno 3 canzoni interpretate da loro stessi, purché siano autori o coautori delle canzoni stesse, entro il 25 settembre 2014. 

Il bando di concorso e la domanda di partecipazione sono pubblicati sul sitowww.informagiovanivarese.it.
I premi dell’edizione 2014: premio della GIURIA TECNICA (formata dalla casa discografica Ghost Records, Centro di Formazione Musicale di Barasso, dalla direzione artistica del concorso e da un giornalista musicale) consiste nella produzione di un album e relativa promozione su scala nazionale;  premio della GIURIA GIOVANI (formata da ragazzi coinvolti nel progetto Notturno Giovani) che consiste nella realizzazione di un videoclip e minitour; premio della GIURIA POPOLARE (composta dal pubblico presente alle serate): buono acquisto di 250 euro. Verranno assegnate anche le menzioni “Muzi Kult” per  la band con la maggiore attitudine al Social e al sociale alla quale verrà dato spazio sulla rivista Muzi Kult, e la menzione “101% Rugby Varese”, assegnata dall’associazione Rugby Varese per esibirsi all’edizione 2015 della Festa del Rugby Varese.
VA SUL PALCO è un’iniziativa di NOTTURNO GIOVANI, progetto sulla musica e il protagonismo giovanile promosso dall’Assessorato a Famiglia, Persona e Università del Comune di Varese, in particolare dall’InformaGiovani e Politiche Giovanili e dalla Cooperativa Naturart, realizzato grazie al contributo del Consiglio di Regione Lombardia. Quest’anno l’iniziativa si inserisce anche all’interno del PROGETTO CONVERGENZE realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo. Il concorso è organizzato dalla Cooperativa Naturart, in collaborazione con la casa discografica Ghost Records, il Centro di Formazione Musicale di Barasso, le Cantine Coopuf, il Twiggy Cafè, il progetto Con>ergenze, la rivista Muzi Kult, la cooperativa Mondovisione, l’agenza di booking La Frequenza, l’associazione sportiva Rugby Varese, l’associazione Cortisonici.
CONTATTI    
Comune di Varese – Ufficio Informagiovani e Politiche Giovanili| tel. 0332-255445 oppure 0332-255441.
Cooperativa Naturart: tel. 392-9610911
E-mail: notturnogiovani@gmail.com.
Twitter: @Notturnogiovani | @VasulPalco
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PAY e Vallanzaska in concerto ad “Anche Io” http://ancheio.varesenews.it/2014/07/19/pay-e-vallanzaska-in-concerto-ad-anche-io/ Sat, 19 Jul 2014 14:10:21 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=256 Due serate di musica live per la festa di VareseNews, “Anche io”. Arrivata alla sua decima edizione, si terrà il 29, 30 e 31 agosto all’Area feste della Schiranna di Via Vigevano e, oltre ad un ricco programma e momenti dedicati alla musica e alle feste della Provincia, vi aspettano due serata di concerti live con grandi ospiti. Ad inaugurare le serate live infatti, sarà la mitica punk band capeggiata da Mr. Grankio, ovvero i PAY, gruppo che salirà sul palco venerdì con il suo carico di punk rock e i migliori successi. Ad aprire la serata i Plankton Dada Wave, band vincitrice di Va sul palco 2013 che porterà i brani dell’ultimo Ep, “Hous of Dada”.
Mr.Grankio e Mr. Pinguino dei PAY saranno anche i protagonisti della tavola rotonda, organizzata in collaborazione con Informagiovani Varese e Cooperativa Naturart, dal titolo “Come ti conosco?”, in cui si parlerà della musica e dei tanti mezzi che una band emergente può utilizzare per farsi conoscere – Leggi qui per avere informazioni sulla tavola rotonda. 

Il giorno dopo invece, sabato 30, ci si scalderà a suon di ska con i Vallanzaska. La band torna alla festa di VareseNews con l’ultimo progetto discografico “TheGenerazione” e un nuovo spettacolo live ricco di colpi di scena. Non mancheranno in scaletta i loro maggiori successi. Le serate sono ad ingresso libero. I concerti si terranno anche in caso di pioggia.

CHI SONO I PAY
PAYIl gruppo musicale PAY (acronimo di Post Atomic Youth) nasce nel 1996 nella provincia di Varese ed è considerato una delle band punk rock più famose della Lombardia grazie alle ottime sonorità e l’immediatezza dei loro testi. La band inizialmente era formata da Daniele Vaschi, conosciuto con il nome di Ariel, come cantante e chitarrista, suo fratello Giovanni, detto Vulvino, al basso, Matteo “Postatomic Teo” Mainini alla batteria e Mike T. come seconda chitarra.

Nel primo anno di vita i PAY pubblicano il loro primo demo Post Atomic Youth – O Yeah! O Yeah! che include sette brani in inglese, tranne “Canzone Rock Punk Molto Impegnata – CCFTM”; alcuni di questi pezzi verranno poi ripubblicati nella raccolta “The Best Of The Rarities Of Origins Of The Band”. Il loro primo disco “Potevate Anche Ynvitarci” uscirà nel 1998 con pezzi totalmente in italiano, e nel frattempo viene sviluppata l’idea del Barattolo d’Ammore, che diventa quasi il simbolo del gruppo. Successivamente Vulvino lascerà il ruolo di bassista per diventare corista e coreografista durante i live. L’attuale formazione è composta da Ariele, ormai conosciuto come Mr. Grankio, come cantante e chitarrista, Michele “Mr. Penguin” Pari al basso e gli Operai del R’n’R L, F e I. La loro discografia conta nove album in totale, e l’ultimo lavoro (costituito da cd e dvd) è “Virus”, tratto dal racconto di Alberto Moravia “L’epidemia – Raccolta di racconti” del 1944. “Dicono le cronache che in quel paese si iniziò a sviluppare una breve malattia, si trattava in breve di questo: un bel mattino, al risveglio, una persona si accorgeva ad un tratto di puzzare. Ma non ai piedi o alle ascelle o in altro luogo dove ciò può avvenire facilmente, bensì in un punto abbastanza preciso tra la nuca e il cranio. Questo puzzo aveva anche un carattere assai distinto: era il puzzo di carne putrefatta.” Così comincia lo scritto di Moravia.
Il film autoprodotto raccoglie 5 video che raccontano in musica la surrealistica malattia che colpisce parte della popolazione in maniera incontrollata. Il tutto è stato girato presso la chiesa sconsacrata Santa Maria Maddalena Thiene, in provincia di Vicenza, dove i PAY e degli attori professionisti e non si sono rinchiusi per suonare e rappresentare l’opera del 1944. Le cinque canzoni raccontano il Virus, l’impatto sul malato e gli approcci della medicina per guarire gli individui infetti: saranno la purga cerebrale o le idee di un medico che credere che la malattia sia in realtà un’evoluzione della specie e che vuole infettare le persone sane a salvare la popolazione?
INFO: https://www.facebook.com/punkrockerspay
http://www.ammore.net/

CHI SONO I PLANKTON DADA WAVE 
plankton dada waveVincitori del concorso “Va sul palco” 2013, i Plankton Dada Wave si presentano così: “I varesotti Plankton Dada Wave suonano come i Joy Division strafatti di Zigulì, o come i Ramones live a Teletubbilandia, cantano male, suonano peggio e non sono neanche tanto simpatici, ma almeno non mettono chilometrici cambi di line-up nella bio anche se proprio non riescono a rinunciare a iniziare un testo riferendosi a se stessi in terza persona per poi passare inspiegabilmente alla prima. Suoniamo insieme dal 2008 ma solo nel 2011 troviamo il coraggio di far conoscere al mondo la nostra musica con Banana Spleen EP (”un concentrato di spunti interessantissimi, fatto di leggerezza e trovate intelligenti, che conquista subito con attitudine ironica e strizzatine d’occhi” dice Rockit.it, “almeno dura poco” dicono i nostri migliori amici), un miscuglio di post-punk, new-wave e hardcore ipotecnico. Dopo l’inaspettata vittoria a VaSulPalco2013 nel 2014 facciamo uscire Haus of Dada EP, in digitale e su vinile 10″, c’è tutta la wave strampalata che ci piace e un po’ di rumore che male non fa e per rispondere all’eterno dilemma dell’alt-rock italico sul cantare in italiano o in inglese noi sparigliamo le carte con un pezzo in francese e uno in spagnolo”.
INFO: https://www.facebook.com/planktondadawave?fref=ts

CHI SONO I VALLANZASKA
Foto Vallanzaska con Ombra e Nomi LowLa ska band Vallanzaska, tra le più conosciute d’Italia torna alla festa di VareseNews con il suo nuovo lavoro discografico: “TheGenerazione”, un titolo che vuole essere un gioco di parole e mandare un messaggio forte. I testi dell’album infatti, parlano dell’attualità e della crisi ma anche dell’invito a rialzare la testa, perchè nonostante tutto quel che resta sono i valori dell’uomo che si definisce libero. L’album comprende molte collaborazioni: in questo nuovo album ci sono le voci del cantante dei Matrioska Antonio Di Rocco, il frontman dei Punkreas Paletta, Ruggero de I Timidi, Rafael Didoni da Radio Monte Carlo e tanti altri.
La ska band nasce come cover band dei Madness e degli Specials, ma ben presto iniziano a scrivere pezzi propri fino a diventare una delle ska band più conosciute in Italia. Il loro primo album autoprodotto “Otto etti di ottagoni netti” uscì nel 1994 ma fu successivamente ristampato con l’aggiunta di alcuni pezzi live. Il secondo album Cheope, uscito nel 1998 ebbe molto successo e della canzone con l’omonimo nome dell’album venne realizzato anche il primo videoclip del gruppo. Con il terzo album Ancora una fetta, uscito nel 2001, la ska band viene presentata al grande pubblico: i due videoclip tratti dall’album, Licantropite e Loris & Efrem, vennero infatti fatti girare allo Sudio 80 di Amsterdam. Il gruppo musicale era alle origini formato dall’attuale cantante Davide “Dava” Romagnoni e dal chitarrista Lucio “Lucius” Contini; nel 2000 entrà a far parte della band il tastierista Christin “Spekkio” Specchio, nel 2005 il bassista Andrea “Vanny” Vagnoni, l’anno successivo il trombettista Francesco Piras ed infine nel 2007 il batterista Davide Bini.
Facebook: https://www.facebook.com/Vallanzaska
Sito: http://www.vallanzaska.com/

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Come ti conosco? Band emergenti c’è un appuntamento che fa per voi http://ancheio.varesenews.it/2014/07/16/come-ti-conosco-band-emergenti-ce-un-appuntamento-che-fa-per-voi/ Wed, 16 Jul 2014 08:08:58 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=251 band emergentiUna serata dedicata al mondo della musica. La festa di VareseNews, “Anche io”, si apre venerdì 29 agosto con una serata dedicata a tutti coloro che amano sale di registrazione e i palcoscenici. Organizzata in collaborazione con Informagiovani e politiche giovanili del Comune di Varese e la Cooperativa Sociale Naturart, la serata prende infatti il nome di “Notturno Giovani”, il progetto di musica e protagonismo giovanile che da 7 anni offre occasioni concrete di incontro e formazione per band emergenti e non solo. Proprio per questo alle 18,30 prenderà il via la tavola rotonda dal titolo “Come ti conosco?”, ovvero un dibattito che vuole indagare sul mondo della musica e della comunicazione. Uno degli aspetti fondamentali per una band, soprattutto se emergente, è quello di farsi conoscere al pubblico. Social media, video virali, gadget e merchandising, guerrilla marketing: vale tutto. Ma cosa è davvero efficace? Quanto è importante presentarsi al proprio pubblico, oltre che con la musica? Dieci band emergenti sono invitate a confrontarsi su questo tema e ha raccontare il loro punto di vista in 4 minuti, portando PAYesempi concreti del loro successo (o insuccesso). Partecipano alla tavola rotonda artisti che, della comunicazione ne hanno fatto un’arte: Ariele Frizzante e Mr. Pinguino dei Pay e i Plankton Dada Wave. Se volete partecipare alla tavola rotonda scrivete a musica@varesenews.it entro lunedì 21 luglio. Verranno selezionate 10 band a insindacabile giudizio della redazione di VareseNews e dell’Informagiovani di Varese. E non è tutto. La serata “Notturno Giovani” infatti vedrà anche la presenza di un info point dedicato a “Va sul Palco” in cui saranno presenti gliorganizzatori del contest. In questa occasione sarà presentata l’edizione 2014 di “Va sul palco”, il concorso nazionale musicale per band emergenti under 35 anni giunto alla sua ottava edizione. Durante la serata di venerdì quindi, tutte le band interessate e gli aspiranti partecipanti, potranno rivolgersi allo stand in cui sarà possibile ricevere informazioni. Per le band sarà anche occasione per presentare alla giuria tecnica e agli organizzatori del concorso il proprio progetto musicale (attraverso il semplice colloquio oppure una micro esibizione in acustico, etc.) e perchè no! provare a portare delle motivazioni valide per cui debbano essere selezionati. Per informazioni: Sito internet: http://www.informagiovanivarese.it/ Facebook: https://www.facebook.com/notturno.giovani; https://www.facebook.com/informagiovani.varese; https://www.facebook.com/cooperativanaturart Ma non è tutto. La serata infatti, vedrà anche la partecipazione di Never Was Radio, la radio web di Sesto Calende curata dall’associazione giovanile S.M.ART, che seguirà tutta la serata e intervisterà i suoi protagonisti. E per concludere c’è il concerto dei PAY. La mitica punk rock band porterà sul palco i suoi migliori successi per uno spettacolo, come sempre, esplosivo.

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