vallanzaska – ANCHE IO – VareseNews in festa http://ancheio.varesenews.it Fri, 18 Aug 2017 10:01:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.1.16 Vallanzaska in concerto: “Torniamo con un nuovo show e si balla” http://ancheio.varesenews.it/2014/08/27/666/ Wed, 27 Aug 2014 08:44:01 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=666 Foto Vallanzaska con Ombra e Nomi LowAlla festa di Varesenews, “Anche io”, dal 29 al 31 agosto, il sabato sera è con i Vallanzaska (ingresso libero) . Il gruppo da molti definito il miglior gruppo ska italiano, ha visto crescere questo genere nel bel paese, con un passato di ben 23 anni all’attivo. La band ha rilasciato proprio quest’anno il suo settimo album: Thegenerazione, che mantiene quella vena di derivazione punk rock, ma con le atmosfere e gli arrangiamenti allegri tipici dello ska.
Tuttavia, la band non è mai uguale a sé stessa, ma sperimenta nuovi argomenti e chiavi di lettura, tra i più impegnati come “lettera”, dedicata alla shoah e mai dimenticandosi di far divertire e soprattutto ballare gli ascoltatori, con quella deriva folle e piena di giochi di parole tra l’inglese e l’italiano, che li contraddistingue, come per esempio in “cr(easy)”.
I Vallanzaska, nel corso della loro lunga carriera, si sono addentrati nel genere, sperimentandone le varie sfaccettature e arrivando a poter dire di suonare «lo ska alla vallanzaska». La band vi aspetta nella seconda serata, sabato 30 agosto, a partire dalle 21.30, ingresso gratuito (il concerto si terrà anche in caso di pioggia).
Abbiamo intervistato il cantante Davide Romagnoni, meglio conosciuto come “La Dava”.

Voi avete cominciato con le cover dei Madness e degli Specials, quindi prendete a piene mani dalla scena ska britannica, quali altri gruppi ska vi hanno ispirato? Com’era la scena ska in italia quando avete cominciato nel ’91?
«Come genere ska proprio questi gruppi e il resto della scena britannica. Qualcosa di più veniva forse dagli ex rancid: Operation Ivy. Per i testi ascoltavamo tanta musica milanese da Jannaci, a Cochi e Renato, mettendoci dentro le nostre idee surrealiste. Più che ska, la scena del ’91, era una scena dalla musica alternativa molto forte. Tanto è vero che alcuni locali proponevano serate con gruppi alternativi, dai Fratelli di soledad, ai Casino Royale agli Strike e facevano sempre il pienone. Noi siamo della generazione dopo, ma andare a molti dei concerti di questi gruppi ci ha formati in un certo senso».

All’interno della formazione attuale siete sempre stati tutti amanti sfrenati dello ska o ci sono anche diverse correnti? Band di altri generi a cui siete particolarmente affezionati (ad esempio cover smell like teen spirits in iporn)?
«Noi proponiamo il genere ska, certo, ma credo che oramai si può dire che abbiamo creato un nuovo genere che si chiama “ska alla vallanzaska”. Anche nello stile, non siamo proprio puristi del genere, ci vestiamo come ci pare e ascoltiamo di tutto. Anzi metà dei Vallanzaska è composto da jazzisti. Le cover sono semplicemente delle cose che ci piace affrontare ogni tanto».

A proposito di cover, avete un po’ l’abitudine di inserirne almeno una in ogni lavoro rivisitata in chiave ska. Avete fatto Smell like teen spirits, Vasco e quest’anno Celentano, da cosa deriva questa scelta?
«Il discorso di fare le cover non nasce da un desiderio di farle perfette, meglio dell’originale, ma neanche in chiave ska. Quando facciamo una cover non ci limitiamo a metterla in levare, e quindi in chiave ska, facciamo proprio un arrangiamento completamente diverso che sconvolge l’originale. Per esempio una cover dei Nirvana, non la può fare nessuno, non avrebbe senso, ma ne acquista nel momento in cui la canzone è talmente stravolta da non ricordare l’originale, a parte il testo che lasciamo sempre intatto. “L’emozione non ha voce”, la canta Celentano, ma la musica l’ha scritta Gianni Bella e il testo Mogol. Qui la storia è un po’ diversa dalle altre cover, che rappresentano una sfida, un mettersi in gioco. “L’emozione non ha voce” è il pezzo che faccio da anni per provare la voce durante il sound check, poi col tempo si è deciso di registrarne un pezzo in stile (Vallanza)ska».

Quest’anno sono 23 anni che suonate, e nel vostro ska “piacione” c’è sempre stata un po’ di critica sociale. Il vostro ultimo album, però, risulta un po’ più impegnato, già a partire dal titolo “thegenerazione”, o da singoli come “cr(easy)”, “generazione di fenomeni”, con un ragazzo che si photoshoppa una falsa vita su facebook. Cosa ne pensate della nuova generazione?
«Diciamo, prima di tutto, che è semplicemente un gioco di parole. Poi c’è il messaggio. Generazione di fenomeni, generazione tutti anonimi, degenerazione. Non parliamo di una generazione in particolare, può essere quella dei nati negli anni ’90, ’80 o, come me, nei ’70. Credo che tutti abbiamo un amico che fa il fenomeno, ma la direzione che segue per arrivare a “sentirsi figo”, in realtà, è essere uguale a tutti gli altri. E brutto dare dei giudizi, non vogliamo farlo ma credo che questa tendenza ci sia e la canzone vuole fotografare una tendenza. Nel video, abbiamo usato l’immagine di quello che su facebook si crea una falsa vita, si fa i selfie coi personaggi famosi, ma è solo un’esagerazione per fare un un discorso più generale: è un po’ un “sisisi nonono” dieci anni dopo, insomma».

“Lettera” invece? Da dove viene l’idea di toccare certi temi?
«Quando l’ho proposta ai “Vallanza” mi hanno chiesto “ma come ti è venuto in mente di fare un pezzo sulla shoah?”. Il discorso è lo stesso delle cover: ho pensato che potesse essere una sfida, un esperimento, che esce un po’ da quella vena ironica dello ska. Importante è stato il videoclip: all’inizio si è pensato di fare un video con immagini di repertorio. Ma visto che ci si immagina di parlare di un sopravvissuto ai campi di concentramento, mi è venuto in mente di provare a girare il video a Milano con un ragazzo vestito da deportato. Tutto seguito da un regista. C’è chi non ha apprezzato, ma semplicemente le persone confondono la shoah avvenuta 50 anni fa con l’Israele di adesso. Primo Levi non era israeliano, ma è finito in un campo di concentramento. Nessuno di noi è Ebreo, ma io ho studiato storia, ho studiato a fondo questi eventi e ho voluto parlarne. Mentre il mondo alternativo faceva finta di non vedere questo video, i media più “mainstream” ci hanno pubblicizzato. Gli alternativi a volte sono anche un po’ di mente chiusa, per assurdo».

Torna anche Paperoga in “Hasta siempre Paperoga”. Da dove vi è venuta l’ossessione per questo personaggio e a che figura lo associate?
«Beh per noi Paperoga rappresenta il “loser”, la parte debole della società, ed è un personaggio molto simpatico, che anche da piccolo mi piaceva molto. Rappresenta un po’ il fricchettone di Walt Disney, lo sfortunato contrapposto all’infallibile Gastone. Per questo è un personaggio che salta sempre fuori nei pezzi».

Quali sono i vostri pezzi a cui siete più affezionati, che portate sempre ai vostri concerti? Un’anteprima sulla scaletta per Varesenews?
«Beh, ultimamente io sono molto affezionato a “lettera” perché regala dei momenti un po’ più seri di riflessione ai concerti dei Vallanzaska, dove in genere la gente si diverte. Poi va beh, a parte le “hit”, siamo molto contenti di queste canzoni sul nuovo album, ci stiamo molto divertendo a suonarle. Ora siamo tutti nel periodo d’innamoramento per il nuovo album. Al carroponte, a Milano, dove abbiamo suonato ad agostoabbiamo forse trovato la scaletta perfetta: un mix di circa 8 canzoni del nuovo disco più sedici tra le canzoni precedenti. Spesso portiamo anche ospiti illustri tra i nostri amici, una cosa che ci si può sempre aspettare ad un concerto dei Vallanzaska».

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PAY e Vallanzaska in concerto ad “Anche Io” http://ancheio.varesenews.it/2014/07/19/pay-e-vallanzaska-in-concerto-ad-anche-io/ Sat, 19 Jul 2014 14:10:21 +0000 http://www3.varesenews.it/blog/ancheio/?p=256 Due serate di musica live per la festa di VareseNews, “Anche io”. Arrivata alla sua decima edizione, si terrà il 29, 30 e 31 agosto all’Area feste della Schiranna di Via Vigevano e, oltre ad un ricco programma e momenti dedicati alla musica e alle feste della Provincia, vi aspettano due serata di concerti live con grandi ospiti. Ad inaugurare le serate live infatti, sarà la mitica punk band capeggiata da Mr. Grankio, ovvero i PAY, gruppo che salirà sul palco venerdì con il suo carico di punk rock e i migliori successi. Ad aprire la serata i Plankton Dada Wave, band vincitrice di Va sul palco 2013 che porterà i brani dell’ultimo Ep, “Hous of Dada”.
Mr.Grankio e Mr. Pinguino dei PAY saranno anche i protagonisti della tavola rotonda, organizzata in collaborazione con Informagiovani Varese e Cooperativa Naturart, dal titolo “Come ti conosco?”, in cui si parlerà della musica e dei tanti mezzi che una band emergente può utilizzare per farsi conoscere – Leggi qui per avere informazioni sulla tavola rotonda. 

Il giorno dopo invece, sabato 30, ci si scalderà a suon di ska con i Vallanzaska. La band torna alla festa di VareseNews con l’ultimo progetto discografico “TheGenerazione” e un nuovo spettacolo live ricco di colpi di scena. Non mancheranno in scaletta i loro maggiori successi. Le serate sono ad ingresso libero. I concerti si terranno anche in caso di pioggia.

CHI SONO I PAY
PAYIl gruppo musicale PAY (acronimo di Post Atomic Youth) nasce nel 1996 nella provincia di Varese ed è considerato una delle band punk rock più famose della Lombardia grazie alle ottime sonorità e l’immediatezza dei loro testi. La band inizialmente era formata da Daniele Vaschi, conosciuto con il nome di Ariel, come cantante e chitarrista, suo fratello Giovanni, detto Vulvino, al basso, Matteo “Postatomic Teo” Mainini alla batteria e Mike T. come seconda chitarra.

Nel primo anno di vita i PAY pubblicano il loro primo demo Post Atomic Youth – O Yeah! O Yeah! che include sette brani in inglese, tranne “Canzone Rock Punk Molto Impegnata – CCFTM”; alcuni di questi pezzi verranno poi ripubblicati nella raccolta “The Best Of The Rarities Of Origins Of The Band”. Il loro primo disco “Potevate Anche Ynvitarci” uscirà nel 1998 con pezzi totalmente in italiano, e nel frattempo viene sviluppata l’idea del Barattolo d’Ammore, che diventa quasi il simbolo del gruppo. Successivamente Vulvino lascerà il ruolo di bassista per diventare corista e coreografista durante i live. L’attuale formazione è composta da Ariele, ormai conosciuto come Mr. Grankio, come cantante e chitarrista, Michele “Mr. Penguin” Pari al basso e gli Operai del R’n’R L, F e I. La loro discografia conta nove album in totale, e l’ultimo lavoro (costituito da cd e dvd) è “Virus”, tratto dal racconto di Alberto Moravia “L’epidemia – Raccolta di racconti” del 1944. “Dicono le cronache che in quel paese si iniziò a sviluppare una breve malattia, si trattava in breve di questo: un bel mattino, al risveglio, una persona si accorgeva ad un tratto di puzzare. Ma non ai piedi o alle ascelle o in altro luogo dove ciò può avvenire facilmente, bensì in un punto abbastanza preciso tra la nuca e il cranio. Questo puzzo aveva anche un carattere assai distinto: era il puzzo di carne putrefatta.” Così comincia lo scritto di Moravia.
Il film autoprodotto raccoglie 5 video che raccontano in musica la surrealistica malattia che colpisce parte della popolazione in maniera incontrollata. Il tutto è stato girato presso la chiesa sconsacrata Santa Maria Maddalena Thiene, in provincia di Vicenza, dove i PAY e degli attori professionisti e non si sono rinchiusi per suonare e rappresentare l’opera del 1944. Le cinque canzoni raccontano il Virus, l’impatto sul malato e gli approcci della medicina per guarire gli individui infetti: saranno la purga cerebrale o le idee di un medico che credere che la malattia sia in realtà un’evoluzione della specie e che vuole infettare le persone sane a salvare la popolazione?
INFO: https://www.facebook.com/punkrockerspay
http://www.ammore.net/

CHI SONO I PLANKTON DADA WAVE 
plankton dada waveVincitori del concorso “Va sul palco” 2013, i Plankton Dada Wave si presentano così: “I varesotti Plankton Dada Wave suonano come i Joy Division strafatti di Zigulì, o come i Ramones live a Teletubbilandia, cantano male, suonano peggio e non sono neanche tanto simpatici, ma almeno non mettono chilometrici cambi di line-up nella bio anche se proprio non riescono a rinunciare a iniziare un testo riferendosi a se stessi in terza persona per poi passare inspiegabilmente alla prima. Suoniamo insieme dal 2008 ma solo nel 2011 troviamo il coraggio di far conoscere al mondo la nostra musica con Banana Spleen EP (”un concentrato di spunti interessantissimi, fatto di leggerezza e trovate intelligenti, che conquista subito con attitudine ironica e strizzatine d’occhi” dice Rockit.it, “almeno dura poco” dicono i nostri migliori amici), un miscuglio di post-punk, new-wave e hardcore ipotecnico. Dopo l’inaspettata vittoria a VaSulPalco2013 nel 2014 facciamo uscire Haus of Dada EP, in digitale e su vinile 10″, c’è tutta la wave strampalata che ci piace e un po’ di rumore che male non fa e per rispondere all’eterno dilemma dell’alt-rock italico sul cantare in italiano o in inglese noi sparigliamo le carte con un pezzo in francese e uno in spagnolo”.
INFO: https://www.facebook.com/planktondadawave?fref=ts

CHI SONO I VALLANZASKA
Foto Vallanzaska con Ombra e Nomi LowLa ska band Vallanzaska, tra le più conosciute d’Italia torna alla festa di VareseNews con il suo nuovo lavoro discografico: “TheGenerazione”, un titolo che vuole essere un gioco di parole e mandare un messaggio forte. I testi dell’album infatti, parlano dell’attualità e della crisi ma anche dell’invito a rialzare la testa, perchè nonostante tutto quel che resta sono i valori dell’uomo che si definisce libero. L’album comprende molte collaborazioni: in questo nuovo album ci sono le voci del cantante dei Matrioska Antonio Di Rocco, il frontman dei Punkreas Paletta, Ruggero de I Timidi, Rafael Didoni da Radio Monte Carlo e tanti altri.
La ska band nasce come cover band dei Madness e degli Specials, ma ben presto iniziano a scrivere pezzi propri fino a diventare una delle ska band più conosciute in Italia. Il loro primo album autoprodotto “Otto etti di ottagoni netti” uscì nel 1994 ma fu successivamente ristampato con l’aggiunta di alcuni pezzi live. Il secondo album Cheope, uscito nel 1998 ebbe molto successo e della canzone con l’omonimo nome dell’album venne realizzato anche il primo videoclip del gruppo. Con il terzo album Ancora una fetta, uscito nel 2001, la ska band viene presentata al grande pubblico: i due videoclip tratti dall’album, Licantropite e Loris & Efrem, vennero infatti fatti girare allo Sudio 80 di Amsterdam. Il gruppo musicale era alle origini formato dall’attuale cantante Davide “Dava” Romagnoni e dal chitarrista Lucio “Lucius” Contini; nel 2000 entrà a far parte della band il tastierista Christin “Spekkio” Specchio, nel 2005 il bassista Andrea “Vanny” Vagnoni, l’anno successivo il trombettista Francesco Piras ed infine nel 2007 il batterista Davide Bini.
Facebook: https://www.facebook.com/Vallanzaska
Sito: http://www.vallanzaska.com/

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